Coltivazione in Nord Italia

Rapide informazioni per coltivare in Nord Italia i generi di piante carnivore che facilmente si reperiscono nei garden center. I coltivatori più a sud della nostra nazione devono tenere conto solo delle diverse temperature annuali.

di Rita Corino 

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Questo articolo nasce per rispondere, con estrema semplicità, alle domande di coltivazione più comuni che mi vengono rivolte da coloro che per la prima volta acquistano una pianta carnivora in un negozio di fiori o in un garden center. Spero in questo modo di essere di aiuto anche a chi per la prima volta si avvicina a questo splendido angolo di natura.

Inizio con alcune regole generali e valide per tutti i generi descritti:

  • si usa solo acqua distillata o piovana o proveniente da impianti ad osmosi. L'acqua dei nostri rubinetti non deve essere usata.
  • si usa torba e mai terriccio comune. Le piante possono essere tenute solo in vaso e mai interrate nei nostri comuni giardini.
  • si usa come ammendante la perlite (=agriperlite, si trova nei garden o consorzi agrari) o in alternativa sabbia di quarzo (non calcarea, si trova nei negozi di forniture per acquari).
  • non si devono mai concimare.
  • evitare di nutrire manualmente le piante.

Il genere Sarracenia

Sarracenia Sarracenia 

Le specie appartenenti al genere Sarracenia sono originarie del Nord America dove il clima è praticamente analogo al clima del Nord Italia. Quindi i vasi contenenti Sarracenia dovranno essere tenuti all'aperto tutto l'anno, sia in estate che in inverno. Durante l'inverno la pianta entra in una specie di "letargo" in cui le foglie prodotto in estate seccano e non vengono prodotte nuove foglie; le foglie che seccano possono essere man mano tagliate via in attesa della nuova produzione di foglie in primavera. Naturalmente in inverno si devono ridurre le bagnature assicurandosi che il terreno rimanga almeno appena umido. Sarracenia fiorisce in primavera.

Acqua: in estate bisogna tenere costantemente due/tre cm di acqua nel sottovaso. In inverno non deve più stagnare acqua nel sottovaso ma assicurarsi di mantenere il substrato appena umido. In inverno la pianta smette di produrre foglie e quelle dell'estate seccano, quindi la pianta non ha necessità di molta acqua che se lasciata abbondante potrebbe dare origine a marcescenze indesiderate. In primavera ed in autunno un centimetro di acqua nel sottovaso sono sufficienti.

Esposizione: sempre all'aperto e sempre nella posizione più assolata disponibile per tutto l'anno.

Substrato: un mix 50% torba e 50% perlite o sabbia di quarzo è adeguato alla coltivazione di Sarracenia, in un vaso di dimensioni adeguate alla dimensione della pianta. Qualora si sia comprata la pianta in un garden center della grande distribuzione è opportuno rinvasare subito la pianta con il substrato consigliato in questo articolo. Altrimenti il rinvaso va effettuato in febbraio dimensionando adeguatamente la misura del vaso.

Il genere Drosera

Drosera Drosera

Nel periodo in cui sto scrivendo queste rapide note di coltivazione è possibile reperire nei negozi solo specie di Drosera che vivono in climi sub/tropicali, viene quindi spontaneo riparare le piante in casa da fine autunno fino all'inizio della primavera. Fioriscono, alle giuste condizioni, tutto l'anno.

Acqua: durante tutto l'anno bisogna tenere costantemente due/tre cm di acqua nel sottovaso. 

Esposizione: in estate all'aperto in posizione ben soleggiata, magari ombreggiata solo nelle ore piu' calde ed in inverno riparata in casa. In autunno e primavera la pianta puo' essere tenuta all'aperto quando le temperature notturne non scendono sotto i 10°C. In inverno la pianta deve stare in un luogo caldo e luminoso, l'ideale è una stanza non riscaldata e dietro la finestra, oppure in una veranda in cui la temperatura non scenda troppo sotto i 10°C. Altrimenti in casa dove i termosifoni seccano molto l'aria si deve tenere la pianta, sempre dietro la finestra, in un grosso sottovaso dove l'evaporazione dell'acqua crea un micro ambiente un po' più umido. Per queste specie l'inverno in Nord Italia rappresenta il momento peggiore, freddo o caldo dei termosifoni danneggiano le foglie. Qualora tutta la parte aerea dovesse seccare e la pianta sembrare morta, non è il caso di disperare: nonostante il vaso appaia vuoto le radici sono molto robuste ed in primavera daranno origine a nuove piante sane e rigogliose. Quindi anche in inverno se la pianta sembra sparita consiglio di tenere umido il substrato, coltivando di fatto un vaso "vuoto". Con i primi soli primaverili potrebbe accadere il miracolo.

Substrato: un mix 50% torba e 50% perlite o sabbia di quarzo è adeguato alla coltivazione di Drosera, in un vaso di dimensioni adeguate alla dimensione della pianta. Qualora si sia comprata la pianta in un garden center della grande distribuzione è opportuno rinvasare subito la pianta con il substrato consigliato in questo articolo. Il rinvaso puo' essere effettuato durante tutto l'arco dell'anno, dimensionando adeguatamente la misura del vaso. 

Il genere Dionaea

Dionaea Dionaea muscipula

Le specie appartenenti al genere Dionaea sono originarie del Nord America dove il clima è praticamente analogo al clima del Nord Italia. Quindi i vasi contenenti Dionaea dovranno essere tenuti all'aperto tutto l'anno, sia in estate che in inverno. Durante l'inverno la pianta entra in una specie di "letargo" in cui le foglie prodotto in estate seccano e non vengono prodotte nuove foglie nè trappole; le foglie che seccano possono essere man mano tagliate via in attesa della nuova produzione di foglie in primavera. Naturalmente in inverno si devono ridurre le bagnature assicurandosi che il terreno rimanga almeno appena umido. Dionaea fiorisce in primavera, si dice che la fioritura stressi molto la pianta, quindi se si reputa che la propria pianta non sia in perfetta forma è buona regola tagliare il fiore quando raggiunge due/tre cm di altezza. E' molto importante NON nutrire la Dionaea con qualsiasi cibo "umano" nè con insetti catturati ed uccisi. Cosi' come è molto importante non stuzzicare continuamente le trappole, la loro chiusura sottrae molte energie alla pianta...ed in cambio di un nostro dito che non è pranzo gradito per le dionee.

Fiore Dionaea muscipula

Acqua: in estate bisogna tenere costantemente due/tre cm di acqua nel sottovaso. In inverno non deve più stagnare acqua nel sottovaso ma assicurarsi di mantenere il substrato appena umido. In inverno la pianta smette di produrre foglie e quelle dell'estate seccano, quindi la pianta non ha necessità di molta acqua che se lasciata abbondante potrebbe dare origine a marcescenze indesiderate. In primavera ed in autunno un centimetro di acqua nel sottovaso sono sufficienti.

Esposizione: sempre all'aperto e sempre nella posizione più assolata disponibile per tutto l'anno.


 
Il genere Pinguicula

Pinguicula rectifolia  

Substrato: un mix 50% torba e 50% perlite o sabbia di quarzo è adeguato alla coltivazione di Dionaea, in un vaso di dimensioni adeguate alla dimensione della pianta. Qualora si sia comprata la pianta in un garden center della grande distribuzione è opportuno rinvasare subito la pianta con il substrato consigliato in questo articolo. Altrimenti il rinvaso va effettuato in febbraio dimensionando adeguatamente la misura del vaso.

Il genere Pinguicula si è diffuso su tutto il pianeta quindi occorre capire la provenienza naturale della specie in coltivazione per meglio adattare la coltivazione. Le specie vendute nei garden sono solitamente di origine centro-americana, spesso proveniente da zone calde e secche dell'area messicana dove il clima è moderato tutto l'anno e tendenzialmente non eccessivamente piovoso. Le indicazioni che seguono sono quindi adeguata solo a queste specie, ricordando che altre specie necessitano di clima e condizioni totalmente diverso. Queste pinguicule "messicane" vanno quindi coltivate in modo da evitare il nostro freddo invernale e bagnate con piu' moderazione rispetto alle specie sopra descritte.

Acqua: un solo centimetro d'acqua nel sottovaso è più che sufficiente in primavera, estate ed inizio autunno. Quasi completamente secche in inverno. Si puo' considerare la coltivazione piu' vicina a quella di una pianta grassa che di una vera e propria pianta carnivora, soprattutto in inverno. Queste specie gradiscono essere bagnate ogni tanto anche con acque più calcaree e più ricche di sali minerali rispetto all'acqua suggerita per gli altri generi.

Esposizione: sole/mezz'ombra in primavera estate ed inizio autunno, riparata dal gelo a fine autunno ed inverno. In inverno non scendere al di sotto degli 8° C di notte.

Substrato: molto sciolto e drenante. Un buon substrato è composto da un terzo di torba e due terzi di materiale drenante quali perlite, sabbia, vermiculite, pomice o lapillo in pezzatura piccola.

Il genere Nepenthes

Nepenthes ampullaria

Diffuse nelle zone tropicali del sud-est asiatico, sono specie che necessitano di clima tropicale tutto l'anno non facilmente riproducibile sui nostri balconi dove in estate il clima è troppo secco ed in inverno ovviamente troppo freddo e buio. Si devono accettare dei compromessi: in estate tenere le piante sul balcone esposte al sole ma non nelle ore piu' calde del pomeriggio (il nostro caldo è troppo secco rispetto ad una foresta tropicale), in inverno le piante devono essere ricoverate al caldo dove la mancanza di luce avrà effetti negativi sulla pianta. La pianta necessiterà di molte settimane di adattamento quando la si riporterà sul terrazzo in primavera.

Acqua: anche meno di un cm di acqua nel sottovaso tutto l'anno se si riescono a riprodurre le condizioni tropicali con un terrario o una serra, altrimenti un paio di cm di acqua nel sottovaso per una pianta coltivata in estate sul terrazzo, un cm di acqua nel sottovso per una pianta tenuta in casa in inverno.

Esposizione: sole nelle ore più fresce in estate e mezz'ombra nelle ore più calde. In inverno almeno dietro i vetri di una finestra rivolta a sud, dove comunque l'intensità luminosa e le ore di luce non sono neanche lontanamente paragonabili a quelle del sud-est asiatico quindi la pianta rallenterà molto smettendo di produrre trappole e probabilmente anche foglie. Potrebbero seccare le foglie prodotte in estate.  

Substrato: mediamente sciolto e drenante. Si puo' usare un composto al 30% di torba ed il rimanente di bark e/o perlite.

Concimazione: a dispetto di quando detto nell'introduzione sono piante che accettano una blanda concimazione foliare.


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Drosos.it di Rita Corino